Un detto rabbinico consiglia tre cose : “Procurati un maestro, acquistati un compagno, e giudica ogni uomo sulla bilancia del merito.” (Detti dei Padri I,6). La prima e la terza cosa sono chiare, per la seconda invece si fa notare come il verbo “acquistare” riferito ad un amico o ad un compagno suona strano. Perché acquistare vuol dire “comperare” né più né meno, e un amico difficilmente lo si compra. Così alcuni commentatori hanno concluso che qui non si tratta di un compagno in carne ed ossa, ma di un libro. Un buon libro può diventare un grande amico, perciò il consiglio si deve intendere così : “acquistati un buon libro” (cfr. Alberto Mello, Detti di rabbini, Qiqaion, 1993, Introduzione). Confesso che per me realmente la Bibbia è stato “l’amico” con cui condividere il cammino della vita e le sue fatiche. Proprio materialmente la mia Bibbia testimonia con tutte le sottolineature e i segni e gli appunti, con le pagine unte e invecchiate, come un libro ti può accompagnare nel tuo cammino di crescita e diventare il tuo punto di riferimento. Scrivo queste cose per due motivi : anzitutto per mostrare come la Bibbia può essere anche letto in modo “non bigotto” (anzi per me deve essere letto proprio in modo non bigotto !). E poi per fare una proposta,: ogni giornale in questo periodo sta consigliando ai propri lettori i libri con cui passare le ferie estive : e se fra i tanti riuscisse a trovare posto anche la Bibbia ? Ernst Bloch, uno scrittore marxista, scrive che le parole della Bibbia annoiano solo quelli che ne parlano per sentito dire : e se fosse davvero questa l’occasione per uscire dalla monotona noia estiva che a volte prende i vacanzieri ? A quelli che accoglieranno questa mia provocazione (sempre certo del mio grappolo di affezionati lettori), allora, buone vacanze !
CATHOLICA FORMA : Non basta dirsi cristiani. Il credere deve avere una forma. La forma cattolica è il modo in cui la sostanza della fede cristiana prende corpo nel cuore dei credenti. Questo spazio vuole essere un luogo per mostrare la bellezza della fede cattolica.
domenica 21 giugno 2015
“Acquistati un amico !”
Stavo per finire la quarta elementare. Al Carmine si organizzò una settimana biblica e per quell’occasione investii i miei risparmi dei regali pasquali (mille lire !)aiutato dal contributo di mia madre per comprare una Bibbia :benedette quelle millecinquecento lire ! Da allora è cominciata un’avventura che continua fino ad oggi ! Perché da allora mi immersi in una lettura dalla quale ancora non riesco a staccarmi ! Qualcuno penserà che è normale che un prete scriva queste cose della Bibbia : ma non è così. Anzitutto perché il mio amore per la Bibbia è nato prima e al di là di qualsiasi discorso di fede e di vocazione. Dire Bibbia ha significato per me in principio il catapultarmi nelle sue storie strane (Giona non è l’antenato di Pinocchio ?), nei racconti delle gesta di tanti eroi (Davide e Sansone e le imprese degne di Ercole e Maciste), in un mondo tanto diverso e che pure quasi inspiegabilmente sentivo a me tanto vicino. Ripenso con nostalgia alle serate estive passate a leggere la Bibbia in famiglia, di libro in libro, senza la pretesa di capire tutto, ma per il piacere di una lettura diversa che altre letture (di cui pure sono appassionato) tuttavia non possono darti. E così scoprire il peccato di Davide e Betsabea e la storia della casta Susanna e dei vecchioni impudichi censurate nella lettura liturgica al pari del Cantico dei cantici (che raggiunge invece vette di sublime poeticità). Ma scoprire anche, crescendo, come tante storie raccontano le situazioni esistenziali dell’uomo di tutte i tempi : perché nella Bibbia c’è posto ugualmente per la fede di Abramo e per l’angoscia del Qoelet secondo il quale tutto è vanità. E c’è la sapienza del popolo che viene dall’esperienza di vita e la sapienza del cuore che nasce dal profondo scrutare l’intimo dell’uomo. Così come c’è la vicenda di un Dio che rifugge dal farsi tramutare in idolo da parte dell’uomo (e per questo non gli rivela neanche il suo Nome) e che pure è sempre schierato dalla sua parte, a volte anzi decisamente troppo dalla sua parte! E c’è il grido del dolore di ogni uomo vittima della sofferenza e dell’ingiustizia : solo qui le urla dell’odio e della rabbia, il desiderio di vendetta e finanche a volte l’imprecazione e la bestemmia riescono a diventare salmo e preghiera autentica.
Un detto rabbinico consiglia tre cose : “Procurati un maestro, acquistati un compagno, e giudica ogni uomo sulla bilancia del merito.” (Detti dei Padri I,6). La prima e la terza cosa sono chiare, per la seconda invece si fa notare come il verbo “acquistare” riferito ad un amico o ad un compagno suona strano. Perché acquistare vuol dire “comperare” né più né meno, e un amico difficilmente lo si compra. Così alcuni commentatori hanno concluso che qui non si tratta di un compagno in carne ed ossa, ma di un libro. Un buon libro può diventare un grande amico, perciò il consiglio si deve intendere così : “acquistati un buon libro” (cfr. Alberto Mello, Detti di rabbini, Qiqaion, 1993, Introduzione). Confesso che per me realmente la Bibbia è stato “l’amico” con cui condividere il cammino della vita e le sue fatiche. Proprio materialmente la mia Bibbia testimonia con tutte le sottolineature e i segni e gli appunti, con le pagine unte e invecchiate, come un libro ti può accompagnare nel tuo cammino di crescita e diventare il tuo punto di riferimento. Scrivo queste cose per due motivi : anzitutto per mostrare come la Bibbia può essere anche letto in modo “non bigotto” (anzi per me deve essere letto proprio in modo non bigotto !). E poi per fare una proposta,: ogni giornale in questo periodo sta consigliando ai propri lettori i libri con cui passare le ferie estive : e se fra i tanti riuscisse a trovare posto anche la Bibbia ? Ernst Bloch, uno scrittore marxista, scrive che le parole della Bibbia annoiano solo quelli che ne parlano per sentito dire : e se fosse davvero questa l’occasione per uscire dalla monotona noia estiva che a volte prende i vacanzieri ? A quelli che accoglieranno questa mia provocazione (sempre certo del mio grappolo di affezionati lettori), allora, buone vacanze !
Un detto rabbinico consiglia tre cose : “Procurati un maestro, acquistati un compagno, e giudica ogni uomo sulla bilancia del merito.” (Detti dei Padri I,6). La prima e la terza cosa sono chiare, per la seconda invece si fa notare come il verbo “acquistare” riferito ad un amico o ad un compagno suona strano. Perché acquistare vuol dire “comperare” né più né meno, e un amico difficilmente lo si compra. Così alcuni commentatori hanno concluso che qui non si tratta di un compagno in carne ed ossa, ma di un libro. Un buon libro può diventare un grande amico, perciò il consiglio si deve intendere così : “acquistati un buon libro” (cfr. Alberto Mello, Detti di rabbini, Qiqaion, 1993, Introduzione). Confesso che per me realmente la Bibbia è stato “l’amico” con cui condividere il cammino della vita e le sue fatiche. Proprio materialmente la mia Bibbia testimonia con tutte le sottolineature e i segni e gli appunti, con le pagine unte e invecchiate, come un libro ti può accompagnare nel tuo cammino di crescita e diventare il tuo punto di riferimento. Scrivo queste cose per due motivi : anzitutto per mostrare come la Bibbia può essere anche letto in modo “non bigotto” (anzi per me deve essere letto proprio in modo non bigotto !). E poi per fare una proposta,: ogni giornale in questo periodo sta consigliando ai propri lettori i libri con cui passare le ferie estive : e se fra i tanti riuscisse a trovare posto anche la Bibbia ? Ernst Bloch, uno scrittore marxista, scrive che le parole della Bibbia annoiano solo quelli che ne parlano per sentito dire : e se fosse davvero questa l’occasione per uscire dalla monotona noia estiva che a volte prende i vacanzieri ? A quelli che accoglieranno questa mia provocazione (sempre certo del mio grappolo di affezionati lettori), allora, buone vacanze !
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