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sabato 17 marzo 2018

Credo nella Chiesa


Credo nella Chiesa,
una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo Battesimo
per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
Amen.
Et unam sanctam cathólicam
et apostólicam Ecclésiam.
Confíteor unum Baptísma
in remissiónem peccatórum.
Et exspécto resurrectiónem mortuórum,
et vitam ventúri sæculi.
Amen.
Εἰς μίαν, Ἁγίαν, Καθολικὴν καὶ Ἀποστολικὴν Ἐκκλησίαν.
Ὁμολογώ ἓν βάπτισμα
εἰς ἄφεσιν ἁμαρτιῶν.
Προσδοκώ ἀνάστασιν νεκρῶν.
Καὶ ζωὴν τοῦ μέλλοντος αἰῶνος.
Ἀμήν.

1. Cristianesimo è esperienza di salvezza


C'è un principio in teologia che è anche principio per la spiritualità e per la catechesi: Actus credendi non terminat ad enuntiabile sed ad rem ipsam. Come dire: l'atto del credere non finisce nella enunciazione di cosa o in chi si crede, ma nella esperienza stessa dell'oggetto del credere.

L'atto del credere, cioè il mio cammino di fede, non finisce quando io comprendo che Gesù è il Signore e il Salvatore, ma quando io di questa stessa salvezza concessami in Cristo e per Cristo ne faccio una esperienza piena,completa, personale.

2. Sperimentare la salvezza nell’oggi della storia:


DOVE MI SALVO? COME MI SALVO?

La domanda soggiacente allora sarà: “Come posso ottenere la salvezza oggi?” (diamo qui per scontata la voglia di salvezza, anche se crediamo che il far prendere coscienza di dover essere salvati - e da che cosa - sia il vero problema della nuova evangelizzazione):  e meglio “Come e dove posso incontrare oggi il Cristo che mi salva?” La domanda non è oziosa, perché significa interrogarsi sulle esatte modalità della salvezza: la salvezza non è un gesto ripetitivo di Cristo ogni volta applicato ad un uomo diverso, la salvezza è l’evento pasquale compiuto “una volta per tutte (Ebrei 1). Si tratta quindi di trovare un “modo” che mi renda “contemporaneo” alla pasqua di Cristo: ora questo “modo” è la Liturgia.

3. la Chiesa: corpo di Cristo



1.     la dimensione trinitaria della liturgia: (dal Padre) -  Per Cristo - Nello Spirito - Al Padre

2.     dimensione sacramentale (legge dell’incarnazione): Cristo Dio-Uomo, sacramento(segno e strumento)  dell’incontro tra Dio e l’uomo.


·       A partire dalla pasqua-ascensione-pentecoste Cristo associa a sé i battezzati (= salvati) nel suo Corpo che è la Chiesa: tramite questo Corpo continua la sua missione salvifica nel mondo e nei secoli.

·       La Chiesa ha, analogamente a Cristo, una dimensione “teandrica” (umano-divina): come Cristo è sacramento del Padre, così la Chiesa è sacramento di Cristo.

e i sacramenti


LITURGIA E’ LA STESSA ECONOMIA SALVIFICA REALIZZATA NEL MISTERO PASQUALE.

·       Celebrando la Liturgia e i sacramenti la Chiesa santifica i fedeli: “Nella liturgia...con segni sensibili è significata e in modo proprio a ciascuno realizzata la santificazione dell’uomo...”

·       Con segni e simboli

- attenzione al linguaggio simbolico tratto dalla creazione (fuoco, luce, acqua), dalla vita umana (olio - unzione,  pane - frazione..., acqua - lavare), dalla stooria della salvezza (es. riti pasquali e la stessa Pasqua ebraica)

·       Con Parola e azione

- Legge dell’incarnazione: Verbo si fa carne

=> Importanza fondamentale della Liturgia della Parola

·       nello Spirito Santo

- lo Spirito opera nella creazione e nell’incarnazione, così opera nella liturgia: l’attualizzazione della salvezza è dovuta oggi alla epiclesi consacratoria.

Non c'è fede senza Sacramento.

Non c'è proclamazione di fede che non nasca dunque dalla Parola e dal suo accoglimento, ma che non si concluda nel Sacramento. 

Una evangelizzazione e catechesi che non sbocchi nella celebrazione sacramentale dà solo l'illusione di un cammino compiuto, che si arresta invece proprio davanti alla porta dell'esperienza della salvezza che pur vorrebbe favorire!

 

·       Il giorno del Signore: la Pasqua settimanale

4. La vita nuova in Cristo nello Spirito come liturgia

giovedì 15 marzo 2018

Credo in un solo Signore, Gesù Cristo.


 
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio,
Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
*******
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
mori e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Et in unum Dóminum Iesum Christum,
Filium Dei unigénitum
et ex Patre natum ante ómnia sǽcula:
Deum de Deo,
Lumen de Lúmine,
Deum verum de Deo vero,
génitum, non factum,
consubstantiálem Patri:
per quem ómnia facta sunt;
 
*******
qui propter nos hómines et propter nostram salútem, descéndit de cælis,
et incarnátus est de Spíritu Sancto
ex Maria Vírgine
et homo factus est,
crucifíxus étiam pro nobis sub Póntio Piláto, passus et sepúltus est,
et resurréxit tértia die
secúndum Scriptúras,
et ascéndit in cælum,
sedet ad déxteram Patris,
et íterum ventúrus est cum glória,
iudicáre vivos et mórtuos,
cuius regni non erit finis.
Καὶ εἰς ἕνα Κύριον Ἰησοῦν Χριστόν, τὸν Υἱὸν τοῦ Θεοῦ τὸν μονογενῆ,
τὸν ἐκ τοῦ Πατρὸς γεννηθέντα πρὸ πάντων τῶν αἰώνων·
 φῶς ἐκ φωτός,
Θεὸν ἀληθινὸν ἐκ Θεοῦ ἀληθινοῦ, γεννηθέντα οὐ ποιηθέντα,
ὁμοούσιον τῷ Πατρί,
δι' οὗ τὰ πάντα ἐγένετο.
 
*******
Τὸν δι' ἡμᾶς τοὺς ἀνθρώπους καὶ διὰ τὴν ἡμετέραν σωτηρίαν κατελθόντα ἐκ τῶν οὐρανῶν
καὶ σαρκωθέντα ἐκ Πνεύματος Ἁγίου καὶ Μαρίας τῆς Παρθένου
καὶ ἐνανθρωπήσαντα.
Σταυρωθέντα τε ὑπὲρ ἡμῶν ἐπὶ Ποντίου Πιλάτου, καὶ παθόντα καὶ ταφέντα.
Καὶ ἀναστάντα τῇ τρίτῃ ἡμέρα
κατὰ τὰς Γραφάς.
Καὶ ἀνελθόντα εἰς τοὺς οὐρανοὺς
καὶ καθεζόμενον ἐκ δεξιῶν τοῦ Πατρός.
Καὶ πάλιν ἐρχόμενον μετὰ δόξης
κρῖναι ζῶντας καὶ νεκρούς,
οὗ τῆς βασιλείας οὐκ ἔσται τέλος.
 

 

1. Dio nessuno lo ha mai visto…


l’uomo alla ricerca di Dio

 

2. Il Figlio che sta nel seno del Padre ce ne ha fatto l’esegesi


*        il Figlio rivelatore del Padre

*        sappiamo chi è il Padre solo attraverso quello che ci ha detto il Figlio nello Spirito

Ø  il Dio-con-noi

Ø  l’offerta di una amicizia

Ø  per grazia

 

3. A quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio


*    Rivelazione come salvezza

 

4. Io sono la via la verità e la vita: la pretesa inaudita


v    Il desiderio della vita (come superamento della morte) e il fallimento del peccato

v    il riscatto dal peccato: ecco l’agnello di Dio che toglie (=prendendolo su di sé) il peccato del mondo

*      Cristo: più che un modello, ideale di vita, un filantropo, più che un filosofo o un maestro di saggezza, più che il fondatore di una morale o di una religione, più che un superman, un taumaturgo,

*      Cristo non è solo via (non insegna solo un metodo di vita), non è solo verità astratta (la sola conoscenza intellettuale è unicamente gnosi), non è solo una vita diversa (andremmo dalla moda alla magia alla prassi abitudinaria o superstiziosa)

*      Cristo non ci indica qualcosa fuori da se stesso: ci indica se stesso!

*      Cristo “luogo dell’incontro” tra Dio e l’uomo: <<Al di fuori di Cristo non c’è salvezza>>

v In Cristo verbo incarnato / Dio – uomo si realizza l’amicizia tra Dio e l’uomo: l’uomo nell’obbedienza della fede accoglie Dio e Dio riscatta (=redime) l’uomo dal suo fallimento restituendogli una nuova possibilità di vita.

v la resurrezione: come “prova”

ü  della credibilità della rivelazione del Padre nel Figlio per la potenza dello Spirito

ü  della concerta possibilità di una vita nuova

mercoledì 14 marzo 2018

Credo in un solo Dio


 
Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
(lett. onnnireggente, sostenitore di ogni cosa)
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in unum Deum,
Patrem omnipoténtem,
 
Factorem cæli et terræ,
visibílium ómnium et invisibilium.
Πιστεύω εἰς ἕνα Θεόν,
Πατέρα, Παντοκράτορα,
 
 
ποιητὴν οὐρανοῦ καὶ γῆς, ὁρατῶν τε πάντων καὶ ἀοράτων.

In principio è lo stupore!


Aristotele: ogni conoscenza comincia dallo stupore => Einstein: chi ha perso la capacità di stupirsi è morto nell’anima

Il “sano realismo” cristiano


Il più grande miracolo? la creazione!

Intelligenza o stupidità?


cfr. Sapienza – Inizio Lettera ai Romani: dalle creature al Creatore = Keplero: quando studio le leggi dell’universo è come se stessi toccando Dio con le mie mani

Dio: il fondamento, “sostenitore nell’essere di ogni cosa”


“mandi il tuo spirito e sono creati” - “togli il tuo e ritornano alla polvere”

cielo-terra/ visibili – insisibili = polarità per dire il tutto: o l’Essere o il nulla cfr. Atti 17: discorso di Paolo all’Aeropago

Dio: o del senso dell’esistente


“senso”: dell’origine, così come del fine : A – Ω => uni-verso = un Dio “uno” “unico”

Dio – Padre


L’alterità di Dio: sanctus /qadosh = non si confonde col creato

Dio è una sostanza “amorfa” ma “persona”: un Tu con cui poter entrare in relazione

La “paternità” di Dio è a fondamento della libertà dell’uomo: la “figliolanza” è la radice della vera umanità

La fede


*      la percezione del senso dell’Essere, dello scopo della vita, di un fine per cui vale la pena vivere

*      la percezione che l’essere non ci appartiene: ci è dato come dono

*      credere non è “opinare” ma dire: “io ho fiducia in te”, è fidarsi. <<la fede cristiana è “trovare un Tu che mi sorregge, e che, nell’incompiutezza e nella profonda inappagabilità di ogni incontro umano, mi accorda la promessa di un amore indistruttibile, che non solo aspira all’eternità, ma ce la dona. La fede cristiana vive del fatto che non solo esiste obiettivamente un senso della realtà ma che questo Senso mi conosce e mi ama, sicchè io posso afidarmi a lui con l’atteggiamento del bambino, il quale sa che tutte le sue domande trovano sicurezza nel “tu” della madre>> (J. Ratzinger)

La vita


v  Io sono il Signore tuo Dio: non avrai altri dei di fronte a me

v  Non ti farai “fasullo” alcuno

v  non mi userai invano

*      solo l’adorazione protegge l’uomo dalla dittatura dei fini e dalla schiavitù degli idoli

Per la revisione di vita


ü  Non esiste l’ateo, ma solo l’idolatra: << Avere un Dio significa avere un Dio non significa altro che fidarsi di lui con tutto il cuore e a lui credere con tutte le forze e che soltanto questa fiducia e fede del nostro cuore fanno entrambi : Dio e l’idolo>> (M.Lutero) => in cosa confidiamo noi?denaro?potere? reputazione? opinione pubblica? sesso? ….Ri poniamo in Lui la nostra fiducia? nei calcoli che facciamo nella nostra vita egli rientra come realtà?

ü  la hybris come rifiuto della figliolanza:<<Non è morto Dio bensì ciò che nell’uomo costituisce la premessa perché Dio viva nel mondo: la figliolanza>> (J. Ratzinger)

*      Preghiamo: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo Nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra

martedì 22 ottobre 2013

Credere: cioè pensare la fede

1.L’atto di fede

Credo Deum= “io credo (= io so) che Dio c’è” => non è ancora un atto pieno di fede
Credo in Deum = “io conosco Dio (= ho un rapporto di amicizia con Lui) => la fede “fiduciale”: fides qua creditur
Credo Deo= “io credo a Dio” (= io ho fiducia in lui e credo a quanto lui mi dice) => la fede nella verità che Dio mi rivela => le “verità di fede” della rivelazione: fides quae creditur
1. “al Dio che si rivela va dovuta l’obbedienza della fede” : Deus semper prior: primato/precedenza di Dio nella vita del credente: => la fede è grazia => Per uscire dal soggettivismo moderno: il recupero della coscienza come “luogo” in cui Dio parla al cuore dell’uomo
2. “piacque a Dio rivelare se stesso”: La fede come incontro personale tra Dio e l’uomo: esperienza di Dio, non conoscenza delle “cose di Dio”
3. “io so a chi ho creduto”: la fede come risposta dell’uomo a Dio: l’atto libero della fede che coinvolge tutto l’uomo, intelligenza e cuore
4. “l’uomo giusto vivrà per la suo fede”: la necessità della fede per la salvezza
5. “questa è la nostra fede, questa è la fede della Chiesa”: io credo => noi crediamo: noi crediamo => la dimensione ecclesiale della fede => la fede ci è consegnata dalla Chiesa e nella Chiesa (battesimo: la chiesa ti accoglie…)
1. In chi e che cosa crede la Chiesa?
·         In Dio, Padre-Figlio-Spirito Santo,
·         e le verità contenute nella Scrittura e trasmesse a noi dalla Tradizione della Chiesa
·         il “depositum fidei”
·         la sacra Scrittura
·         la Tradizione
2. Il Simbolo della fede: come esprimere con un linguaggio comune ciò che crede tutta la Chiesa
Le “formule” di fede
I simboli e la professione di fede battesimale
Il simbolo apostolico
Il simbolo niceno-costantinopolitano

2. Lex credendi – lex orandi

1.       si celebra ciò che si crede
2.       si crede ciò che si celebra
“actus credendi non terminat ad enuntiabile sed ad ipsa rem”
la chiesa come luogo e strumento di salvezza
l’economia sacramentale come esperienza di Dio e della sua salvezza
la liturgia come momento comunitario e personale della storia della salvezza: “Oggi…”
3. Lumen fidei – lux vitae
“dilectio caritatis est fidei forma” : la vita nuova in Cristo
PER APPROFONDIRE
·         Benedetto XVI Porta Fidei
·         Lettera enciclica Lumen Fidei
·         Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 142 – 197
·         Youcat, catechismo dei giovani, nn. 1-29
·         Ricerca nei Catechismi CEI per i fanciulli e i ragazzi i  capitoli che parlano della fede in Dio
·         Sei catechista scout? Ispira le attività delle 3 branche alle schede “Dio”, “fede”, “Chiesa” del “Sentiero fede”.
·         Sei dell’Azione Cattolica? O di altri gruppi? Certo avrete sussidi sulla fede e il Credo.
·         Le tre virtù teologali: fede – speranza – carità = non ci può essere l’una senza l’altra: CCC nn. 1812 – 1829
·         La fede e il primo comandamento: CCC nn. 2083 - 2141

PER RIFLETTERE
·         La mia fede: tra grazia e ascolto = rendo grazie a Dio per il dono della fede?
·         La mia fede è veramente cristiana, cioè trinitaria?
·         Qual è il rapporto tra la “mia” fede e la “fede” della Chiesa?
·         La mia famiglia come luogo di “trasmissione” ed “educazione” alla fede
·         Le nostre catechesi trasmettono la fede? Conducono a celebrare e vivere la fede?

PER CELEBRARE LA FEDE
·        Le nostre celebrazioni sono sempre un atto di lode a Dio? Esprimono la fede della Chiesa? O sono una autocelebrazione delle nostre comunità?
·        Come far sì che i sacramenti e sacramentali siano espressione ed esperienza di fede? (specie battesimo/cresima; matrimoni, funerali…) come evitare che siano “privatizzati”?

PER VIVERE LA FEDE
·         La carità: la fede che si fa vita
·         Amare Dio che non si vede nei fratelli che si vedono: il precetto dell’amore oggi?
·         Ripartiamo dalle opere di misericordia corporali e spirituali?

PER LA CONVERSIONE:
1.       I DOVERI DELLA FEDE:
·         Adorazione
·         Preghiera
·         sacrificio
2.       I PECCATI CONTRO LA FEDE
·         Dubbio volontario
·         Incredulità
·         Disperazione
·         Presunzione
·         Indifferenza
·         Ingratitudine
·         Tiepidezza: accidia
·         L’odio di Dio frutto dell’orgoglio
·         Superstizione
·         Idolatria
·         Divinazione e magia
·         Stregoneria
·         L’irreligione: tentare Dio, il sacrilegio
·         Agnosticismo e ateismo



    La seconda assemblea sinodale: un evento di Chiesa.   Doveva essere l’ultima assemblea del cammino sinodale delle Chiese in Italia...