SAN FRANCESCO
D'ASSISI,
PRIMA LETTERA AI CUSTODI: FF 241.
2. Vi prego, più
che se riguardasse mestesso, che, quando vi sembrerà conveniente e utile,
supplichiate umilmente i chierici che debbano venerare sopra ogni cosa il
santissimo corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo e isanti nomi e le
parole di lui scritte che consacrano il corpo.
3. I calici, i
corporali, gli ornamenti dell’altare e tutto ciò che serve al sacrificio,
debbano averli di materia preziosa.
4. E se in qualche luogo il santissimo corpo del Signore
fosse collocato in modo troppo miserevole, secondo il comando della Chiesa
venga da loro posto e custodito in un luogo prezioso, e sia portato con grande
venerazione e amministrato agli altri con discrezione.
SAN FRANCESCO D'ASSISI,
LETTERA A TUTTI I CHIERICI, I: FF 208A-209A.
4. Tutti coloro, poi, che amministrano così santi
misteri, considerino tra sé, soprattutto chi li amministra illecitamente,
quanto siano vili i calici, i corporali e le tovaglie, dove si compie il
sacrificio del corpo e del sangue di lui.
5. E da molti viene collocato e lasciato in luoghi
indecorosi, viene trasportato in forma miseranda e ricevuto indegnamente e
amministrato agli altri senza discrezione.
Anche i nomi e le parole di lui scritte talvolta vengono
calpestate con i piedi,
7. perché «l’uomo
animale non comprende le cose di Dio».
8. Non dovremmo sentirci mossi a pietà per tutto questo,
dal momento che lo stesso pio Signore si mette nelle nostre mani e noi lo
tocchiamo e lo assumiamo ogni giorno con la nostra bocca?
9. Ignoriamo forse che dobbiamo venire nelle sue mani?
Orsù, di tutte queste cose e delle altre,subito e con fermezza emendiamoci;
11. e dovunque il santissimo corpo del Signore nostro
Gesù Cristo sarà stato collocato e abbandonato in modo illecito, sia rimosso da
quel luogo e posto e custodito in un luogo
prezioso.
12. Ugualmente, dovunque i nomi e le parole scritte del
Signore siano trovate in luoghi immondi, siano raccolte e debbano essere
collocate in luogo decoroso.
13. Tutte queste cose, sino alla fine, tutti i chierici
sono tenuti ad osservarle più di qualsiasi
altra cosa.
14. E quelli che non faranno questo, sappiano che
dovranno renderne «ragione» davanti al Signore nostro Gesù Cristo «nel giorno
del giudizio».
SAN FRANCESCO
D'ASSISI,TESTAMENTO: FF 113–114.
8. E questi e tutti gli altri [sacerdoti] voglio temere,
amare e onorare come miei signori.
9. E non voglio considerare in loro il peccato, poiché in
essi io discerno il Figlio di Dio e sono miei signori.
10. E faccio questo perché, dello stesso altissimo Figlio
di Dio nient’altro vedo corporalmente, in questo mondo, se non il santissimo
corpo e il santissimo sangue suo, che essi ricevono ed essi soli amministrano
agli altri.
11. E voglio che questi santissimi misteri sopra tutte le
altre cose siano onorati, venerati e
collocati in luoghi preziosi.
12. E i santissimi nomi e le parole di lui scritte,
dovunque le troverò in luoghi indecenti, voglio raccoglierle, e prego che siano
raccolte e collocate in luogo decoroso.
TOMMASO DA CELANO, MEMORIALE (COMUNEMENTE DETTO VITA
SECONDA), 201: FF 789.
Un giorno volle mandare i frati per il mondo con pissidi preziose, perché
riponessero nel luogo più degno possibile il prezzo della redenzione, ovunque
lo vedessero conservato con poco decoro.
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