lunedì 8 aprile 2013

Ecco il vero Francesco


SAN FRANCESCO D'ASSISI,
PRIMA LETTERA AI CUSTODI: FF 241.
2.  Vi prego, più che se riguardasse mestesso, che, quando vi sembrerà conveniente e utile, supplichiate umilmente i chierici che debbano venerare sopra ogni cosa il santissimo corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo e isanti nomi e le parole di lui scritte che consacrano il corpo.
3. I calici, i corporali, gli ornamenti dell’altare e tutto ciò che serve al sacrificio, debbano averli di materia preziosa.
4. E se in qualche luogo il santissimo corpo del Signore fosse collocato in modo troppo miserevole, secondo il comando della Chiesa venga da loro posto e custodito in un luogo prezioso, e sia portato con grande venerazione e amministrato agli altri con discrezione.

 SAN FRANCESCO D'ASSISI,
LETTERA A TUTTI I CHIERICI, I: FF 208A-209A.

4. Tutti coloro, poi, che amministrano così santi misteri, considerino tra sé, soprattutto chi li amministra illecitamente, quanto siano vili i calici, i corporali e le tovaglie, dove si compie il sacrificio del corpo e del sangue di lui.
5. E da molti viene collocato e lasciato in luoghi indecorosi, viene trasportato in forma miseranda e ricevuto indegnamente e amministrato agli altri senza discrezione.
Anche i nomi e le parole di lui scritte talvolta vengono calpestate con i piedi,
 7. perché «l’uomo animale non comprende le cose di Dio».
8. Non dovremmo sentirci mossi a pietà per tutto questo, dal momento che lo stesso pio Signore si mette nelle nostre mani e noi lo tocchiamo e lo assumiamo ogni giorno con la nostra bocca?
9. Ignoriamo forse che dobbiamo venire nelle sue mani? Orsù, di tutte queste cose e delle altre,subito e con fermezza emendiamoci;
11. e dovunque il santissimo corpo del Signore nostro Gesù Cristo sarà stato collocato e abbandonato in modo illecito, sia rimosso da quel luogo e posto e custodito in un luogo prezioso.
12. Ugualmente, dovunque i nomi e le parole scritte del Signore siano trovate in luoghi immondi, siano raccolte e debbano essere collocate in luogo decoroso.
13. Tutte queste cose, sino alla fine, tutti i chierici sono tenuti ad osservarle più di qualsiasi
altra cosa.
14. E quelli che non faranno questo, sappiano che dovranno renderne «ragione» davanti al Signore nostro Gesù Cristo «nel giorno del giudizio».

SAN FRANCESCO D'ASSISI,TESTAMENTO: FF 113–114.

8. E questi e tutti gli altri [sacerdoti] voglio temere, amare e onorare come miei signori.
9. E non voglio considerare in loro il peccato, poiché in essi io discerno il Figlio di Dio e sono miei signori.
10. E faccio questo perché, dello stesso altissimo Figlio di Dio nient’altro vedo corporalmente, in questo mondo, se non il santissimo corpo e il santissimo sangue suo, che essi ricevono ed essi soli amministrano agli altri.
11. E voglio che questi santissimi misteri sopra tutte le altre cose siano onorati, venerati e collocati in luoghi preziosi.
12. E i santissimi nomi e le parole di lui scritte, dovunque le troverò in luoghi indecenti, voglio raccoglierle, e prego che siano raccolte e collocate in luogo decoroso.

TOMMASO DA CELANO, MEMORIALE (COMUNEMENTE DETTO VITA SECONDA), 201: FF 789.

Un giorno volle mandare i frati per il mondo con pissidi preziose, perché riponessero nel luogo più degno possibile il prezzo della redenzione, ovunque lo vedessero conservato con poco decoro.

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