Lectio divina sulla
moltiplicazione dei pani
1.
LECTIO
1. Il testo
ü Gesù
si ritira in disparte
ü Mc: in
un luogo solitario Mt: in un luogo deserto
ü con i
suoi discepoli
ü la
folla se ne accorge e li segue cfr. Gv: e una grande folla lo seguiva, vedendo
i segni che faceva sugli infermi.
ü Mc: si commosse per
loro, perché erano COME PECORE SENZA PASTORE, e si mise a insegnare loro molte cose.
cfr. Mt: sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
Lc: Egli le accolse [compassione]
e prese a parlar loro del regno di Dio[= insegnare] e a guarire quanti avevan bisogno di cure.
Gv: Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere [= insegnare] con
i suoi discepoli.
ü Si fa sera
ü i discepoli gli si avvicinano pregondolo di congedare la
folla perché vadano a comprarsi da
mangiare essendo in un luogo solitario/deserto
ü Gesù risponde: “date voi stessi da mangiare”
ü l’equivoco: Mc: «Dobbiamo andar noi a comprare duecento denari
di pane e dare loro da mangiare?». => Quanti pani avete?
cfr. Lc: «Non abbiamo che
CINQUE PANI E DUE PESCI, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente»
v la provocazione: Gv: Gesù vide che
una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro
abbiano da mangiare?». 6 Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per
fare. 7 Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché
ognuno possa riceverne un pezzo».
ü rispondono: «CINQUE PANI E DUE
PESCI»
cfr.
Gv: «C'è qui un ragazzo che ha CINQUE PANI D'ORZO E DUE PESCI;
ma che cos'è questo per tanta gente?».
ü Lc: Ed egli disse: «Portatemeli
qua».
ü fa sdraiare gli uomini come
aiuole a terra
ü sull’erba cfr. Gv. molta erba
ü Mc: erba verde
ü Mc: a gruppi di 100 e 50 cfr. Lc:
a gruppi di 50
ü Gv: Era vicina LA PASQUA, la
festa dei Giudei.
ü
Gesù prende i 5 pani e i 2
pesci
ü
leva gli occhi al cielo
ü pronunzia la benedizione cfr. Gv: dopo aver reso grazie
ü
Mc – Mt – Lc : spezzò i pani
ü
li diede ai discepoli perché li
distribuissero
ü + Mt e i
discepoli li distribuirono alla folla.
v Gv: li distribuì a quelli che
si erano seduti,
ü Mc: e
divise i due pesci fra tutti. cfr. Gv: e lo stesso fece dei pesci
ü tutti mangiarono e si saziarono cfr. Gv: finché ne vollero.
v
Gv: E quando furono saziati, disse ai
discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto».
ü portarono
via 12 ceste di pani avanzati
ü Mc:
anche dei pesci.
ü Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini. + Lc: circa cinquemila uomini, senza contare le
donne e i bambini.
ü NOTA – Mc: Ma i discepoli avevano dimenticato di prendere dei
pani e non avevano con sé sulla barca che un
pane solo. 15 Allora egli li ammoniva dicendo: «Fate
attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». 16 E
quelli dicevano fra loro: «Non abbiamo pane». 17 Ma
Gesù, accortosi di questo, disse loro: «Perché discutete che non avete pane?
Non intendete e non capite ancora? Avete il cuore indurito? 18 Avete occhi e non vedete, avete
orecchi e non udite? E non vi ricordate, 19 quando
ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete
portato via?». Gli dissero: «Dodici». 20 «E quando ho spezzato
i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato
via?». Gli dissero: «Sette». 21 E disse loro: «Non
capite ancora?».
cfr. Mt: Come mai non capite
ancora che non alludevo al pane quando vi ho detto: Guardatevi dal lievito dei
farisei e dei sadducei?».
12 Allora essi compresero che egli non aveva detto che si
guardassero dal lievito del pane, ma dalla dottrina dei farisei e dei
sadducei.
v Gv: Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto,
cominciò a dire: «Questi è davvero IL
PROFETA che deve venire nel mondo!». 15 Ma Gesù, sapendo
che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla
montagna, tutto solo.
v Gv: Quando dunque la folla vide che Gesù non era più
là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di
Cafarnao alla ricerca di Gesù. Trovatolo di là dal mare, gli dissero:
«Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose: «In verità, in
verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché
avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita
eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio,
ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo
fare per compiere le opere di Dio?». Gesù rispose: «Questa è l'opera
di Dio: credere in colui che egli ha mandato».
Allora gli dissero:
«Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera
compi? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta
scritto: Diede
loro da mangiare un pane dal cielo». Rispose loro Gesù: «In
verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre
mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; il pane di Dio è colui che
discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore,
dacci sempre questo pane». Gesù rispose: «Io sono il pane della
vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più
sete. Vi ho detto però che voi mi avete visto e non credete. Tutto
ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo
respingerò, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma
la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che
mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo
risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre
mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo
risusciterò nell'ultimo giorno».
Intanto i Giudei mormoravano di
lui perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano:
«Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la
madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo?».
Gesù rispose: «Non mormorate
tra di voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha
mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Sta scritto nei
profeti: E
tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e
ha imparato da lui, viene a me. Non che alcuno abbia visto il Padre, ma
solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità vi
dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della
vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono
morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non
muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo
pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del
mondo».
Allora i Giudei si misero a
discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da
mangiare?». Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la
carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la
vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io
lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il
mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
dimora in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e
io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per
me. Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che
mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Queste cose disse Gesù,
insegnando nella sinagoga a Cafarnao. Molti dei suoi discepoli, dopo aver
ascoltato, dissero: «Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?». Gesù,
conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano,
disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo
salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non
giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. Ma vi sono
alcuni tra voi che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano
quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E
continuò: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è
concesso dal Padre mio».
Da allora molti dei suoi
discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.
Disse allora Gesù ai Dodici:
«Forse anche voi volete andarvene?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore,
da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e
conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
2. Il
contesto storico-biblico
1. Il cammino dell’esodo e la fame del popolo
La lamentela del popolo: “ci hai condotti nel deserto per farci morire di
fame!”
2. I pani e la manna
Es
16,4 Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io
sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne
ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina secondo la mia legge o
no.
Sapienza 19,12: poiché, per appagarli, salirono dal mare le quaglie.
3. La prova
Il popolo tenta Dio – Dio tenta il popolo
cfr.
appena cominciarono a masticare le
quaglie si accese l’ira di Dio
cfr. Le tentazioni di Gesù: cita Dt <<non di solo pane vive l’uomo ma di ogni Parola che esce dalla bocca di
Dio>>
4. Eliseo
2
Re 4,42 Da Baal-Salisa venne un individuo (ragazzo/servo: “picciotto”), che offrì primizie
all'uomo di Dio, venti pani d'orzo e farro che aveva nella bisaccia. Eliseo
disse: «Dallo da mangiare alla gente». 43 Ma colui che serviva
disse: «Come posso mettere questo davanti a cento persone?». Quegli replicò:
«Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: Ne mangeranno e ne
avanzerà anche». 44 Lo
pose davanti a quelli, che mangiarono, e
ne avanzò, secondo la parola del Signore.
3. La rilettura profetica e la riflessione rabbinica
1. La Parola/Torà/Insegnamento come “manna/pani”
discesa dal cielo
Es. 16,4: <<Ecco sto per far piovere per voi pane dai cieli>>
cfr. LXX <<artous = pani>> Vulgata <<panes>>
2. Quale fame? Fame della Parola
Amos 8,11 Ecco, verranno
giorni, - dice il Signore Dio - in cui manderò la fame nel paese, non fame di pane, né sete di acqua, ma d'ascoltare la parola del Signore.
Isaia
55,2 Perché
spendete denaro per ciò che non è
pane, il vostro patrimonio per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete
cose buone e gusterete cibi succulenti.
Proverbi
9, 1 La
Sapienza si è costruita la casa, ha intagliato le sue sette colonne. 2 …
e ha imbandito la tavola. 3 Ha mandato le sue ancelle a proclamare sui
punti più alti della città: … essa dice: 5 «Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato.
3. La
Pasqua messianica: il tempo messianico del nuovo esodo con il nuovo Pastore
“La condurrò nel
deserto, là parlerò al suo cuore”
2.
MEDITATIO
1. La “compassione” per le folle:
Nota: Gesù commosso perchè erano
come pecore senza pastore prese a
insegnare (Gv: siede)
non è il popolo che si lamenta per la fame (non c’è un Mosè da cui andare
per lamentarsi)
è Gesù che prende l’iniziativa e coinvolge gli apostoli: “date voi stessi”
“dove troveremo…”
In realtà la gente sarebbe potuta andare a comprare pane nei villaggi
vicini: MA Gesù non vuole che si nutrino di altri pani: Gesù sta preparando la
prova e il segno CHE è LUI il vero
PANE/PAROLA, è Gesù che provoca il miracolo.
2. Gesù come il Profeta atteso (nuovo legislatore più
che Mosè), il buon pastore:
Nota: Il Pastore d’Israele: Gesù riunisce, guida e nutre le pecore disperse
di Israele
Numeri 27,15 Mosè disse al
Signore: 16 «Il Signore, il
Dio della vita in ogni essere vivente, metta a capo di questa comunità un
uomo 17 che li preceda
nell'uscire e nel tornare, li faccia uscire e li faccia tornare, perché la comunità del Signore non sia un gregge senza pastore».
Ez
34, 11 Perché dice il Signore Dio: Ecco, io stesso
cercherò le mie pecore e ne avrò cura. 12 Come un pastore passa
in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano
state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da
tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. 13 Le
ritirerò dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro
terra e le farò pascolare sui monti d'Israele, nelle valli e in tutte le praterie
della regione. 14 Le condurrò in ottime pasture e il loro
ovile sarà sui monti alti d'Israele; là riposeranno in un buon ovile e avranno
rigogliosi pascoli sui monti d'Israele. 15 Io
stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del
Signore Dio. … 23 Susciterò
per loro un pastore che le pascerà, Davide mio servo. Egli le condurrà al
pascolo, sarà il loro pastore; 24 io,
il Signore, sarò il loro Dio e Davide mio servo sarà principe in mezzo a loro:
io, il Signore, ho parlato. 25 Stringerò
con esse un'alleanza di pace e farò sparire dal paese le bestie nocive,
cosicché potranno dimorare tranquille anche nel deserto e riposare nelle selve.
Zaccaria 10, per questo
vanno vagando come pecore, sono oppressi, perché senza pastore.
l’erba (siamo in primavera, Pasqua) verde: “in pascoli erbosi mi conduce…”
il banchetto: sdraiati per terra in cerchio (in forma di aiuole)
a gruppi di cento e di cinquanta:
Esodo 18:25 Mosè scelse fra tutto
Israele degli uomini capaci e li stabilì capi del popolo: capi di migliaia,
capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine.
Gesù il profeta escatologico che parla davvero in nome di Dio (le sue
parole si realizzano):
Gv 6, 14: «Questi è davvero IL PROFETA che deve venire nel mondo!».
Dt 18,15 Il Signore tuo Dio susciterà per te, in
mezzo a te, fra i tuoi fratelli, un
profeta pari a me; a lui darete ascolto. 16 Avrai così
quanto hai chiesto al Signore tuo Dio, sull'Oreb, il giorno dell'assemblea,
dicendo: Che io non oda più la voce del Signore mio Dio e non veda più questo
grande fuoco, perché non muoia. 17 Il Signore mi rispose:
Quello che hanno detto, va bene; 18 io susciterò loro un
profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli
dirà loro quanto io gli comanderò. 19 Se qualcuno non
ascolterà le parole, che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò
conto. 20 Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio
nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di
altri dèi, quel profeta dovrà morire. 21 Se tu pensi: Come
riconosceremo la parola che il Signore non ha detta? 22 Quando
il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si
realizzerà, quella parola non l'ha detta il Signore; l'ha detta il profeta per
presunzione; di lui non devi aver paura.
12 ceste di pani: le tribù di Israele
3. Dalla commozione alla cura:
1. l’insegnamento
2. le guarigioni
3. il pane
4. il pane super-essenziale
3.
CONTEMPLATIO
1. Non avete compreso?
Nota: Nei sinottici: è un miracolo ma manca la reazione della folla
apostoli: Non avete compreso?
lievito dei farisei =
insegnamento/dottrina dei farisei
2. Chi è il pane vero?
Gv: E’ Dio che da il pane vero (non Mosè diede la manna)!
VERBUM
CARO FACTUM EST
3. La
Parola e l’Eucaristia
Gesù è la Torà/parola di Dio scesa dal cielo e fatta carne (uomo)
“masticare” la Parola
dal segno alla realtà: procurarsi il cibo che non perisce, cibo che nutre
per la vita eterna
manna = cibo che perisce, i padri morirono!
4. La chiesa:
il luogo della compassione
il luogo in cui continua la distribuzione del pane/Parola/Eucaristia
5. I discepoli
Gesù fa compartecipi della
compassione per le folle i discepoli
solo il Cristo sfama (in Gv spezza e distribuisce, come un buon padre di
famiglia), ma i discepoli sono associati
nella distribuzione
=> l’annunzio
=> la carità
=> la dimensione escatologica
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