D’accordo, lo sappiamo, come ogni famiglia la Chiesa ha avuto ed ha le sue pecore nere e i suoi periodo bui, ma non vedo in base a quale criterio di equità i demeriti della Chiesa si debbano sempre sbandierare ad oltranza e i suoi meriti invece debbano essere sempre diminuiti se non misconosciuti del tutto ! Abbiamo un papa che ha saputo chiedere perdono per i misfatti della Chiesa, ma la cultura laica quando sarà capace di fare autocritica ? O davvero la pretesa del laicismo è quella di avere la verità in tasca ? Assistiamo ancora a balle storiografiche come quella dei secoli oscuri del medioevo e della Chiesa nemica della cultura : Eco ci ha saputo fare a dipingere i monaci che bruciano i libri, ma la verità è un’altra, che se non ci fossero stati i monaci a copiare nel medioevo non solo i codici della bibbia, ma anche quelli dei filosofi greci e arabi, a quest’ora la cultura europea non sarebbe mai nata ! Ed Eco da onesto intellettuale che fa invece di dire grazie alla Chiesa e alla sua opera di conservazione ? Dice che la Chiesa è nemica della cultura e finanche del ridere ! Poi però gli storici del teatro ad esempio dicono che il teatro moderno è nato dalle sacre rappresentazioni medievali e la commedia moderna riprende le tradizioni del “risus paschalis” medievale con cui i preti suscitavano l’ilarità e la gioia dei fedeli nel giorno di Pasqua ! E’ innegabile che i tesori dell’arte, in ogni suo campo sono stati creati da uomini animati da grande fede capaci di innalzare imperituri monumenti alla grandezza dell’uomo e del suo creatore: cosa ci ha dato la cultura laica invece se non la dissoluzione e la frammentazione dell’uomo moderno ? Per rimanere in Italia penso ad un Moravia capace solo di raccontare in salse diverse sempre la solita storia di coiti anonimi e di solitari dialoghi con il suo ammennicolo : eppure è stato contrabbandato come un grande della letteratura ! E qual è la grandezza di un Dario Fo, premio nobel per gli sberleffi anticlericali del suo mistero buffo ? Per non parlare della accozzaglia dei luoghi comuni contro la Chiesa che comunemente si leggono nei nostri giornali e riviste radical - chic ! Luoghi comuni frutti di ignoranza atavica e impenitente ! Serviti a volte così bene da farci cadere anche il credente ingenuo. Come le fantasie sull’inquisizione, ormai smontate dalla critica storica seria, o quelle sulle ricchezze fantasmagoriche del vaticano : la santa sede pubblica un bilancio ogni anno ma nessuno ne parla perché dovrebbe parlare di deficit, altro che ricchezze ! O quella sui preti ricchi : quando io dico quanto ricevo dai fedeli al mese poi tanti mi fanno le scuse perché devono confessare di prendere il doppio di me ! Come la mettiamo allora ? Non scrivo queste cose per ritornare alla vecchia apologetica o per riprendere temi da crociate. Scrivo ancora una volta per dire anzitutto a chi con come condivide la fede : attento a non farti imbrogliare (e smettila di leggere Repubblica senza insieme poi leggere Avvenire !) e poi per invitare chi fa professione di laicità ad un dialogo serio e costruttivo : nella verità e non a partire dai pregiudizi. Perché confesso che mi fa male parlare con persone che pur di difendere il loro modo di vedere la Chiesa sono pronti a negare anche l’evidenza dei fatti ! Viaggio spesso e a volte ho passato intere giornate sul treno a cercare di dialogare con chi invece non vuole sentire ragioni perché significherebbe mettere in crisi le proprie sicurezze. No, ormai non mi arrabbio più : mi viene solo una gran pena nel vedere il professore, il medico, l’avvocato, lo scrittore arrampicarsi sugli specchi e fare solo mostra di ignoranza ! Che pena Camilleri, che non sai dimostrare se la bolla di componenda sia mai esistita o meno e però ti diverti a liberare il venticello della calunnia : non ti ha insegnato il nostro Orlando che la politica del sospetto prima o poi si ritorce su se stessa ? Ricordati che solo la verità libera : perché non cercarla insieme ? O ti vuoi solo cullare nella tua verità come il tuo Montalbano si gusta da solo i suoi pranzi ? Ma se sei un buongustaio sai che le pietanze gustate in compagnia di amici hanno più gusto : perché non esci dal tuo mondo e non vieni a mangiare con noi ?
CATHOLICA FORMA : Non basta dirsi cristiani. Il credere deve avere una forma. La forma cattolica è il modo in cui la sostanza della fede cristiana prende corpo nel cuore dei credenti. Questo spazio vuole essere un luogo per mostrare la bellezza della fede cattolica.
giovedì 11 dicembre 2014
Camilleri? che vecchiaccio!!!
Gli sciclitani si sono “ricreati” a vedere Scicli trasformata nella Vigàta del Commissario Montalbano! Confesso di essere anch’io un ammiratore di Camilleri, della sua scrittura originale : e da prima che il fenomeno Camilleri/Montalbano esplodesse ! Però. Però nonostante la sua prosa ammaliante e le sue storie coinvolgenti a me Camilleri non la dà a bere ! Camilleri appartiene a quella schiera di scrittori pericolosi perché hanno, come dicono gli antichi il “venenum in cauda”, il veleno nella coda come gli scorpioni e per questo sono pericolosi, più degli altri ! Perché dopo averti affascinato poi ti mordono ! Prima era solo una sensazione che avevo nel leggere i vari romanzi, poi quando ho letto La bolla di componenda tutto mi è stato chiaro e i conti mi sono tornati ! Mi spiego. Sono un prete e perciò mi piace vedere tra l’altro come gli scrittori delineano la figura dei miei colleghi nei loro romanzi e, più in generale, come viene affrontato il mondo della fede e della religione, quale immagine di Chiesa viene mostrata. Ebbene, in Camilleri preti e Chiesa, quando ci sono, sono trattati sempre nell’unico modo anticlericale e illuminista secondo il vecchio cliché stantio. La Chiesa è oscurantista, alleata dei potenti, alleata dei mafiosi, concorre allo sfruttamento dei poveri, li nutre di illusioni e i preti sono mezze figure che pensano a fare soldi vendendo sacramenti e bolle di indulgenze, a fare i mezzani tramite il plagio del confessionale... Niente di nuovo sotto il sole : così Sciascia, per restare nell’Isola o Eco nel Nome della rosa. come in un’antologia per le scuole, Centosicilie , curata da Bufalino : tutte le dimensioni della Sicilia sono illustrate, tranne una, quella della religione : che siamo un’isola di atei e agnostici e non ce ne siamo mai accorti ? Ma davvero i tesori di devozione, di arte, di pietà, le testimonianze di santi siciliani laici e preti (penso al Cusmano del Boccone del povero di Palermo, all’Annibale Maria di Francia e alla ricostruzione di Messina dopo il terremoto, a Sturzo, al Don Puglisi ucciso dalla mafia : cosa erano, sardi o veneti ? alle tradizioni di un cattolicesimo sociale che a fine secolo dà vita alle casse rurali in tutta l’isola o forse era la Corsica ?) non sono da tenere in conto ?
D’accordo, lo sappiamo, come ogni famiglia la Chiesa ha avuto ed ha le sue pecore nere e i suoi periodo bui, ma non vedo in base a quale criterio di equità i demeriti della Chiesa si debbano sempre sbandierare ad oltranza e i suoi meriti invece debbano essere sempre diminuiti se non misconosciuti del tutto ! Abbiamo un papa che ha saputo chiedere perdono per i misfatti della Chiesa, ma la cultura laica quando sarà capace di fare autocritica ? O davvero la pretesa del laicismo è quella di avere la verità in tasca ? Assistiamo ancora a balle storiografiche come quella dei secoli oscuri del medioevo e della Chiesa nemica della cultura : Eco ci ha saputo fare a dipingere i monaci che bruciano i libri, ma la verità è un’altra, che se non ci fossero stati i monaci a copiare nel medioevo non solo i codici della bibbia, ma anche quelli dei filosofi greci e arabi, a quest’ora la cultura europea non sarebbe mai nata ! Ed Eco da onesto intellettuale che fa invece di dire grazie alla Chiesa e alla sua opera di conservazione ? Dice che la Chiesa è nemica della cultura e finanche del ridere ! Poi però gli storici del teatro ad esempio dicono che il teatro moderno è nato dalle sacre rappresentazioni medievali e la commedia moderna riprende le tradizioni del “risus paschalis” medievale con cui i preti suscitavano l’ilarità e la gioia dei fedeli nel giorno di Pasqua ! E’ innegabile che i tesori dell’arte, in ogni suo campo sono stati creati da uomini animati da grande fede capaci di innalzare imperituri monumenti alla grandezza dell’uomo e del suo creatore: cosa ci ha dato la cultura laica invece se non la dissoluzione e la frammentazione dell’uomo moderno ? Per rimanere in Italia penso ad un Moravia capace solo di raccontare in salse diverse sempre la solita storia di coiti anonimi e di solitari dialoghi con il suo ammennicolo : eppure è stato contrabbandato come un grande della letteratura ! E qual è la grandezza di un Dario Fo, premio nobel per gli sberleffi anticlericali del suo mistero buffo ? Per non parlare della accozzaglia dei luoghi comuni contro la Chiesa che comunemente si leggono nei nostri giornali e riviste radical - chic ! Luoghi comuni frutti di ignoranza atavica e impenitente ! Serviti a volte così bene da farci cadere anche il credente ingenuo. Come le fantasie sull’inquisizione, ormai smontate dalla critica storica seria, o quelle sulle ricchezze fantasmagoriche del vaticano : la santa sede pubblica un bilancio ogni anno ma nessuno ne parla perché dovrebbe parlare di deficit, altro che ricchezze ! O quella sui preti ricchi : quando io dico quanto ricevo dai fedeli al mese poi tanti mi fanno le scuse perché devono confessare di prendere il doppio di me ! Come la mettiamo allora ? Non scrivo queste cose per ritornare alla vecchia apologetica o per riprendere temi da crociate. Scrivo ancora una volta per dire anzitutto a chi con come condivide la fede : attento a non farti imbrogliare (e smettila di leggere Repubblica senza insieme poi leggere Avvenire !) e poi per invitare chi fa professione di laicità ad un dialogo serio e costruttivo : nella verità e non a partire dai pregiudizi. Perché confesso che mi fa male parlare con persone che pur di difendere il loro modo di vedere la Chiesa sono pronti a negare anche l’evidenza dei fatti ! Viaggio spesso e a volte ho passato intere giornate sul treno a cercare di dialogare con chi invece non vuole sentire ragioni perché significherebbe mettere in crisi le proprie sicurezze. No, ormai non mi arrabbio più : mi viene solo una gran pena nel vedere il professore, il medico, l’avvocato, lo scrittore arrampicarsi sugli specchi e fare solo mostra di ignoranza ! Che pena Camilleri, che non sai dimostrare se la bolla di componenda sia mai esistita o meno e però ti diverti a liberare il venticello della calunnia : non ti ha insegnato il nostro Orlando che la politica del sospetto prima o poi si ritorce su se stessa ? Ricordati che solo la verità libera : perché non cercarla insieme ? O ti vuoi solo cullare nella tua verità come il tuo Montalbano si gusta da solo i suoi pranzi ? Ma se sei un buongustaio sai che le pietanze gustate in compagnia di amici hanno più gusto : perché non esci dal tuo mondo e non vieni a mangiare con noi ?
D’accordo, lo sappiamo, come ogni famiglia la Chiesa ha avuto ed ha le sue pecore nere e i suoi periodo bui, ma non vedo in base a quale criterio di equità i demeriti della Chiesa si debbano sempre sbandierare ad oltranza e i suoi meriti invece debbano essere sempre diminuiti se non misconosciuti del tutto ! Abbiamo un papa che ha saputo chiedere perdono per i misfatti della Chiesa, ma la cultura laica quando sarà capace di fare autocritica ? O davvero la pretesa del laicismo è quella di avere la verità in tasca ? Assistiamo ancora a balle storiografiche come quella dei secoli oscuri del medioevo e della Chiesa nemica della cultura : Eco ci ha saputo fare a dipingere i monaci che bruciano i libri, ma la verità è un’altra, che se non ci fossero stati i monaci a copiare nel medioevo non solo i codici della bibbia, ma anche quelli dei filosofi greci e arabi, a quest’ora la cultura europea non sarebbe mai nata ! Ed Eco da onesto intellettuale che fa invece di dire grazie alla Chiesa e alla sua opera di conservazione ? Dice che la Chiesa è nemica della cultura e finanche del ridere ! Poi però gli storici del teatro ad esempio dicono che il teatro moderno è nato dalle sacre rappresentazioni medievali e la commedia moderna riprende le tradizioni del “risus paschalis” medievale con cui i preti suscitavano l’ilarità e la gioia dei fedeli nel giorno di Pasqua ! E’ innegabile che i tesori dell’arte, in ogni suo campo sono stati creati da uomini animati da grande fede capaci di innalzare imperituri monumenti alla grandezza dell’uomo e del suo creatore: cosa ci ha dato la cultura laica invece se non la dissoluzione e la frammentazione dell’uomo moderno ? Per rimanere in Italia penso ad un Moravia capace solo di raccontare in salse diverse sempre la solita storia di coiti anonimi e di solitari dialoghi con il suo ammennicolo : eppure è stato contrabbandato come un grande della letteratura ! E qual è la grandezza di un Dario Fo, premio nobel per gli sberleffi anticlericali del suo mistero buffo ? Per non parlare della accozzaglia dei luoghi comuni contro la Chiesa che comunemente si leggono nei nostri giornali e riviste radical - chic ! Luoghi comuni frutti di ignoranza atavica e impenitente ! Serviti a volte così bene da farci cadere anche il credente ingenuo. Come le fantasie sull’inquisizione, ormai smontate dalla critica storica seria, o quelle sulle ricchezze fantasmagoriche del vaticano : la santa sede pubblica un bilancio ogni anno ma nessuno ne parla perché dovrebbe parlare di deficit, altro che ricchezze ! O quella sui preti ricchi : quando io dico quanto ricevo dai fedeli al mese poi tanti mi fanno le scuse perché devono confessare di prendere il doppio di me ! Come la mettiamo allora ? Non scrivo queste cose per ritornare alla vecchia apologetica o per riprendere temi da crociate. Scrivo ancora una volta per dire anzitutto a chi con come condivide la fede : attento a non farti imbrogliare (e smettila di leggere Repubblica senza insieme poi leggere Avvenire !) e poi per invitare chi fa professione di laicità ad un dialogo serio e costruttivo : nella verità e non a partire dai pregiudizi. Perché confesso che mi fa male parlare con persone che pur di difendere il loro modo di vedere la Chiesa sono pronti a negare anche l’evidenza dei fatti ! Viaggio spesso e a volte ho passato intere giornate sul treno a cercare di dialogare con chi invece non vuole sentire ragioni perché significherebbe mettere in crisi le proprie sicurezze. No, ormai non mi arrabbio più : mi viene solo una gran pena nel vedere il professore, il medico, l’avvocato, lo scrittore arrampicarsi sugli specchi e fare solo mostra di ignoranza ! Che pena Camilleri, che non sai dimostrare se la bolla di componenda sia mai esistita o meno e però ti diverti a liberare il venticello della calunnia : non ti ha insegnato il nostro Orlando che la politica del sospetto prima o poi si ritorce su se stessa ? Ricordati che solo la verità libera : perché non cercarla insieme ? O ti vuoi solo cullare nella tua verità come il tuo Montalbano si gusta da solo i suoi pranzi ? Ma se sei un buongustaio sai che le pietanze gustate in compagnia di amici hanno più gusto : perché non esci dal tuo mondo e non vieni a mangiare con noi ?
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