sabato 20 luglio 2013

INGENUITA' O PROGETTO DIABOLICO? Un attacco alla chiesa di cui pochi si rendono conto


sabato 20 luglio 2013

LA SVENDITA DEL VATICANO S.P.A. E' COMINCIATA

di Francesco Colafemmina

Non so chi abbia avuto questa formidabile idea, ma posso assicurarvi che da questa commissione sugli affari economici del Vaticano non verrà nulla di buono per la Chiesa. Aver deciso di creare una commissione di inchiesta formata da laici che avrà accesso a tutti i dati amministrativi ed economici della Santa Sede, significa esporre la Chiesa Cattolica ad un enorme rischio. Di seguito vi spiego perché e in cosa consiste questo rischio. 

 

Il Chirografo di Papa Francesco specifica gli obiettivi di una tale Commissione attraverso i seguenti punti: 

 

1) individuare soluzioni strategiche di miglioramento, atte ad evitare dispendi di risorse economiche
2) favorire la trasparenza nei processi di acquisizione di beni e servizi
3) perfezionare l’amministrazione del patrimonio mobiliare e immobiliare
4) operare con sempre maggiore prudenza in ambito finanziario
5) assicurare una corretta applicazione dei principi contabili
6) garantire assistenza sanitaria e previdenza sociale a tutti gli aventi diritto

All'occhio dell'esperto un po' smaliziato risulta evidente che tali obiettivi debbano essere letti più o meno come segue:

 

1) Per evitare dispendi basta ad esempio dismettere parte del patrimonio che ha costi di gestione e manutenzione alti a fronte di ricavi bassi o nulli (svendiamo case di religiosi, conventi, etc. etc. che costano ma sono improduttivi); 

 

2) Per la trasparenza pubblichiamo i bilanci, facciamo venir fuori le casseforti vaticane, i trust, le società offshore, tutto alla luce del sole. In tal modo la Santa Sede sarà in regime di amministrazione controllata e la sua autonomia economico finanziaria (che se ben gestita è una manna per i poveri, per gli ammalati, per i bisognosi di mezzo mondo) diverrà un mero ricordo del passato. 

 

3) Se si utilizzerà un criterio di efficienza economica è evidente che non resterà che costituire fondi immobiliari da far partecipare a privati o da (s)vendere a privati o da cartolarizzare. In questo modo si colmeranno presunti buchi che saranno presto evidenziati nello IOR. 

 

4) Si dimostrerà a breve, infatti, che a causa di spregiudicate operazioni finanziarie lo IOR ha un grosso buco che va colmato svendendo patrimonio immobiliare.

 

5) Anche qui: la commissione dimostrerà che attraverso assunzioni contabili erronee si è alimentato un sistema di sprechi e buchi di bilancio nascosti. Che andrà sanato.

 

6) Un po' di buonismo non fa male a nessuno… ed è utile mediaticamente a giustificare il ruolo di questa commissione. 

 

In tutto questo mi preme far notare che il Papa, a mio modesto avviso, viene coinvolto magistralmente da esperti registi che in Vaticano hanno già ruoli chiave e che afferiscono all'area bertoniana. E' come se fiutando essi la sensibilità di Francesco che vuole trasparenza per la Chiesa, pulizia e povertà, avessero deciso di mettere nelle sue mani uno strumento per ottenere sì questi risultati, ma facendo arricchire qualcun altro e indebolendo una volta per tutte la Chiesa.  

 

Perché l'operazione sottesa all'istituzione di questa Commissione non è altro che la svendita, meglio, la liquidazione del Vaticano S.p.A. La Chiesa perderà tutto, gli uomini di Chiesa che non hanno fede avranno tutto da guadagnare.

 

Per questa ragione sono stati selezionati laici che non sono meramente consulenti "indipendenti". Non hanno chiamato ad esempio due o tre consulenti (non ne servono certo di più) del Boston Consulting Group, di Mckinsey, della Rodl & Partner, tanto per fare qualche nome di quotata società di consulenza in campo finanziario, amministrativo, contabile e manageriale. 

 

No, hanno chiamato due consulenti già arruolati in Vaticano da qualche monsignore o cardinale compiacente. E tra questi, l'ex presidente della Banca Centrale Maltese che non è meramente un consulente, ma un imprenditore, essendo proprietario di una società con sede a Malta e a Cipro (noti paradisi fiscali), la MISCO. 

Hanno poi chiamato l'ex ministro degli esteri di Singapore, attuale consulente dell'imprenditore più ricco della Malesia, Robert Kuok. Un francese che lavora per il Tages Capital Group del finanziere italiano Panfilo Tarantelli. Due o tre amici di questo o quel monsignore. E infine l'italiana Francesca Chaouqui che si occupa di comunicazione per la Ernst & Young. Comunicazione! E che è definita ufficialmente una lobbista.

 

Questa commissione avrà accesso ad una mole inimmaginabile di dati. Potrà conoscere e stimare il valore della proprietà immobiliare della Santa Sede in tutto il mondo. Conoscerà entità e qualità degli investimenti finanziari della Santa Sede, le spese correnti di ogni ufficio e l'assetto amministrativo globale. Relazionerà poi direttamente al Papa o meglio alla Commissione di 8 Cardinali da questi istituita recentemente. Insomma, immaginate cosa possa significare rivelare ad un gruppo di imprenditori privati e - nonostante il segreto imposto - a molti loro amici - la disponibilità del "tesoro" costituito dal patrimonio della Santa Sede. Immaginate poi i conflitti di interessi, la libera azione di questi laici ai quali non viene neanche fatto prestare un giuramento formale, nulla di nulla. Presi e messi lì.

 

Immaginate poi che questi privati saranno pure stipendiati dalla Santa Sede. E potranno ingaggiare società di consulenza di loro conoscenza. Il tutto sempre a spese della Santa Sede. Dovranno quindi redigere dei rapporti ed inviarli al Papa. Il quale - non essendo certo un manager o un esperto di finanza internazionale - finirà per dare attuazione ai piani strategici individuati dalla commissione di "esperti". 

 

Monsignori e Cardinali saranno certo riconoscenti alla Commissione che essi stessi hanno creato senza alcun criterio di selezione pubblica, ma per mera cooptazione, un po' come accade nelle logge massoniche. Speriamo solo che non decidano di mettere in vendita anche San Pietro perché - ammesso che ancora vi aleggi dopo i tanti scandali - lo Spirito Santo potrebbe decidere finalmente di traslocare altrove...

 

Pubblicato da Francesco Colafemmina a 10:12

1 commento:

Querculanus ha detto...

Ciò che preoccupa è che non ci si renda conto di certi rischi e ci si lasci andare piuttosto a commenti entusiastici. Tutti presi dall'indignazione per le vicende dello IOR e dalla foga per la trasparenza, non si capisce che lo IOR, con tutti i suoi limiti, costituiva una garanzia per l'indipendenza della Chiesa. Non si capisce che tutti i provvedimenti che si stanno prendendo negli ultimi tempi non sono altro che una resa di fronte al potere della finanza internazionale, che non vede l'ora di mettere le mani sul bottino della Chiesa cattolica e impedirle così di svolgere la sua missione.

 

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