L’Italia è il paese delle dietrologie (“chissà
quali progetti politici ci stanno sotto - qualcuno si chiede, ad esempio, non appena i cattolici scendono in piazza, o – forse la
ricostituzione del partito cattolico? Quanti voti stanno raccogliendo per le
prossime elezioni?” ),
è la nazione in cui non si riesce assolutamente ad uscire dal “particolare” e a
pensare un po’ più in grande e al di là dei propri interessi , è la patria di un preteso laicismo che in realtà è solo sinonimo di
anticlericalismo! Certe espressioni e certe prese di posizione ricordano
l’atteggiamento massone e liberale che si respirava al tempo dell’unità
d’Italia. In Italia la Chiesa fa comodo solo quando si allinea
sulle posizioni degli altri “illuminati”, se invece si azzarda a rimanere
fedele al suo mandato e canta “fuori dal coro” allora non ha più diritto di
parola! Bella libertà e democrazia! Un esempio: in qualsiasi libreria della
laica Francia si possono trovare Bibbie e le pubblicazioni delle editrici
cattoliche; in Italia questo non avviene nemmeno per sogno: noi cattolici
abbiamo dovuto creare le librerie “cattoliche” per poter vendere i nostri libri
( con le conseguenze economiche che si possono immaginare). Allora di quale
laicità si parla? Di quale valori dell’Illuminismo cui molti si richiamano si
discute? Peccato: spesso in tante situazioni si perde l’occasione di fare
silenzio e, meglio ancora, di dare mostra di non essere schiavo dei propri
pregiudizi. Perché si sbaglia sempre la domanda di fondo: non è detto che si
debba essere necessariamente “contro”
qualcuno! Lo ha ribadito lo stesso Papa Giovanni Paolo II nella sua ultima giornata dei giovani a Roma, quando ha ricordato ai giovani che il
secolo uscente ha visto tante altre adunate oceaniche: chiamati a raccolta per
essere mandati contro qualcuno, seminando odi e rancori. Stavolta – ha detto il
Papa – non è così: voi non siete mandati contro qualcuno, voi siete mandati
“per” qualcuno, per il fratello, ogni fratello, che voi incontrerete sul vostro
cammino, per creare un mondo di fraternità, una civiltà dell’amore. Il fuoco da
accendere è ben diverso da quello dei nazionalismi, da ogni particolarismo che
inevitabilmente sfocia in conflitti e guerre, è il fuoco dell’amore: citando
Caterina da Siena (e chi può negare alla mistica la sua “passione civile”?) il
Papa ha detto ai giovani “se avrete il coraggio di essere quello che dovete
essere, brucerete il mondo”! Perché chi parla di libertà, fraternità e
uguaglianza invece non è contento di questo?
CATHOLICA FORMA : Non basta dirsi cristiani. Il credere deve avere una forma. La forma cattolica è il modo in cui la sostanza della fede cristiana prende corpo nel cuore dei credenti. Questo spazio vuole essere un luogo per mostrare la bellezza della fede cattolica.
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