giovedì 8 giugno 2017

Con chi prendersela?

Non è mio stile ritornare sui miei scritti, anche perché sarebbe ermeneuticamente scorretto. Tuttavia confesso il mio stupore nel riscontrare commenti ai miei articoli incentrati tutti su una sola domanda: “con chi ce l’ha stavolta?” come se io usassi questo sito o facebook per combattere le mie battaglie personali (ma sarei ben misero e meschino, e chi mi conosce sa che io le mie opinioni non le mando a dire per interposta persona…) oppure sulla convenienza o meno che un prete faccia o dica determinate cose. Chiaramente le mie esternazioni partono da esperienze vissute (mie personali o indirettamente riflesse su di me o per ministero o per semplice amicizia) ma se mi decido a pubblicare le mie riflessioni lo faccio perché penso che le mie meditazioni possano essere di aiuto a chi forse si trova nella stessa situazione o che comunque possano servire a fare più luce nel chiaroscuro di questo mondo. Perciò a chi è ammalato di dietrologia o si è fissato in un pregiudizio  che più che guardare all’uomo e alla sua interiorità guarda solo l’apparenza (senza capire che i veri scandali per cui stracciarsi le vesti stanno altrove) voglio dedicare la seguente riflessione che una mia gentile amica mi ha fornito, con l’auspicio che  possa magari scoprire che sotto la tonaca c’è un cuore che batte!  O forse è proprio questo quello che disturba?

C’è sempre qualcosa da dire sui preti

Se il prete una volta parla dieci minuti più a lungo — è un parolaio.
Se durante una predica parla forte — allora urla.
Se non predica forte — non si capisce niente.
Se possiede un’auto personale — è capitalista, è mondano.
Se non ha un’auto personale — non è capace di adattarsi ai tempi.
Se visita i suoi fedeli fuori parrocchia — allora gironzola dappertutto.
Se frequenta le famiglie — non è mai in casa.
Se rimane in casa — non visita mai le famiglie.
Se parla di offerte e chiede qualcosa — non pensa ad altro che a far soldi.
Se non organizza feste, gite, incontri — nella parrocchia non c’è vita.
Se in confessionale si concede tempo — è interminabile.
Se fa in fretta non è capace di ascoltare.
Se comincia la Messa puntualmente — il suo orologio è avanti.
Se ha un piccolo ritardo — fa perdere tempo a un monte di gente.
Se abbellisce la chiesa — getta via i soldi inutilmente.
Se non lo fa lascia andare tutto alla malora.
Se parla da solo con una donna — c’è sotto qualcosa.
Se parla da solo con un uomo — eh!.
Se prega in chiesa — non è un uomo d’azione.
Se si vede poco in chiesa — non è un uomo di Dio.
Se si interessa agli altri — è impiccione.
Se non si interessa — è un egoista.
Se parla di giustizia sociale — fa della politica.
Se cerca di essere prudente — è di destra.
Se ha un po’ di coraggio — è di sinistra.
Se è giovane — non ha esperienza.
Se è vecchio - non si adatta ai tempi.

Se muore — non c’è nessuno che lo sostituisce!

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