Non
è mio stile ritornare sui miei scritti, anche perché sarebbe ermeneuticamente
scorretto. Tuttavia confesso il mio stupore nel riscontrare commenti ai miei
articoli incentrati tutti su una sola domanda: “con chi ce l’ha stavolta?” come
se io usassi questo sito o facebook per combattere le mie battaglie personali (ma
sarei ben misero e meschino, e chi mi conosce sa che io le mie opinioni non le
mando a dire per interposta persona…) oppure sulla convenienza o meno che un
prete faccia o dica determinate cose. Chiaramente le mie esternazioni partono da
esperienze vissute (mie personali o indirettamente riflesse su di me o per
ministero o per semplice amicizia) ma se mi decido a pubblicare le mie
riflessioni lo faccio perché penso che le mie meditazioni possano essere di
aiuto a chi forse si trova nella stessa situazione o che comunque possano
servire a fare più luce nel chiaroscuro di questo mondo. Perciò a chi è
ammalato di dietrologia o si è fissato in un pregiudizio che più che guardare all’uomo e alla sua
interiorità guarda solo l’apparenza (senza capire che i veri scandali per cui
stracciarsi le vesti stanno altrove) voglio dedicare la seguente riflessione che una mia gentile amica mi ha fornito, con l’auspicio che possa magari scoprire che sotto la tonaca c’è
un cuore che batte! O forse è proprio
questo quello che disturba?
C’è sempre qualcosa da dire sui preti
Se il prete una volta parla dieci minuti
più a lungo — è un parolaio.
Se durante una predica parla forte —
allora urla.
Se non predica forte — non si capisce
niente.
Se possiede un’auto personale — è
capitalista, è mondano.
Se non ha un’auto personale — non è
capace di adattarsi ai tempi.
Se visita i suoi fedeli fuori parrocchia
— allora gironzola dappertutto.
Se frequenta le famiglie — non è mai in
casa.
Se rimane in casa — non visita mai le
famiglie.
Se parla di offerte e chiede qualcosa —
non pensa ad altro che a far soldi.
Se non organizza feste, gite, incontri —
nella parrocchia non c’è vita.
Se in confessionale si concede tempo — è
interminabile.
Se fa in fretta non è capace di
ascoltare.
Se comincia la Messa puntualmente — il
suo orologio è avanti.
Se ha un piccolo ritardo — fa perdere
tempo a un monte di gente.
Se abbellisce la chiesa — getta via i
soldi inutilmente.
Se non lo fa lascia andare tutto alla
malora.
Se parla da solo con una donna — c’è
sotto qualcosa.
Se parla da solo con un uomo — eh!.
Se prega in chiesa — non è un uomo
d’azione.
Se si vede poco in chiesa — non è un
uomo di Dio.
Se si interessa agli altri — è
impiccione.
Se non si interessa — è un egoista.
Se parla di giustizia sociale — fa della
politica.
Se cerca di essere prudente — è di
destra.
Se ha un po’ di coraggio — è di
sinistra.
Se è giovane — non ha esperienza.
Se è vecchio - non si adatta ai tempi.
Se muore — non c’è nessuno che lo
sostituisce!
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