giovedì 11 dicembre 2014

Camilleri? che vecchiaccio!!!

Gli sciclitani si sono “ricreati” a vedere  Scicli trasformata nella Vigàta del Commissario Montalbano! Confesso di essere anch’io un ammiratore di Camilleri, della sua scrittura originale : e da prima che il fenomeno Camilleri/Montalbano esplodesse ! Però. Però nonostante la sua prosa ammaliante e le sue storie coinvolgenti a me Camilleri non la dà a bere ! Camilleri appartiene a quella schiera di scrittori pericolosi perché hanno, come dicono gli antichi il “venenum in cauda”, il veleno nella coda come gli scorpioni e per questo sono pericolosi, più degli altri ! Perché dopo averti affascinato poi  ti mordono ! Prima era solo una sensazione che avevo nel leggere i vari romanzi, poi quando ho letto La bolla di componenda tutto mi è stato chiaro e i conti mi sono tornati ! Mi spiego. Sono un prete e perciò mi piace vedere tra l’altro come gli scrittori delineano la figura dei miei colleghi nei loro romanzi e, più in generale, come viene affrontato il mondo della fede e della religione, quale immagine di Chiesa viene mostrata. Ebbene, in Camilleri preti e Chiesa, quando ci sono, sono trattati sempre nell’unico modo anticlericale e illuminista secondo il vecchio cliché stantio. La Chiesa è oscurantista, alleata dei potenti, alleata dei mafiosi, concorre allo sfruttamento dei poveri, li nutre di illusioni e i preti sono mezze figure che pensano a fare  soldi vendendo sacramenti e bolle di indulgenze, a fare i mezzani tramite il plagio del confessionale... Niente di nuovo sotto il sole : così Sciascia, per restare nell’Isola o Eco nel Nome della rosa. come in un’antologia per le scuole, Centosicilie , curata da Bufalino : tutte le dimensioni della Sicilia sono illustrate, tranne una, quella della religione : che siamo un’isola di atei e agnostici e non ce ne siamo mai accorti ? Ma davvero i tesori di devozione, di arte, di pietà, le testimonianze di santi siciliani laici e preti (penso al Cusmano del Boccone del povero di Palermo, all’Annibale Maria di Francia e alla ricostruzione di Messina dopo il terremoto, a Sturzo, al Don Puglisi ucciso dalla mafia : cosa erano, sardi o veneti ? alle tradizioni di un cattolicesimo sociale che a fine secolo dà vita alle casse rurali in tutta l’isola o forse era la Corsica ?) non sono da tenere in conto ?
D’accordo, lo sappiamo, come ogni famiglia la Chiesa ha avuto ed ha le sue pecore nere e i suoi periodo bui, ma non vedo in base a quale criterio di equità i demeriti della Chiesa si debbano sempre sbandierare ad oltranza e i suoi meriti invece debbano essere sempre diminuiti se non misconosciuti del tutto ! Abbiamo un papa che ha saputo chiedere perdono per i misfatti della Chiesa, ma la cultura laica quando sarà capace di fare autocritica ? O davvero la pretesa del laicismo è quella di avere la verità in tasca ? Assistiamo ancora a balle storiografiche come quella dei secoli oscuri del medioevo e della Chiesa nemica della cultura : Eco ci ha saputo fare a dipingere i monaci che bruciano i libri, ma la verità è un’altra, che se non ci fossero stati i monaci a copiare nel medioevo non solo i codici della bibbia, ma anche quelli dei filosofi greci e arabi, a quest’ora la cultura europea non sarebbe mai nata ! Ed Eco da onesto intellettuale  che fa invece di dire grazie alla Chiesa e alla sua opera di conservazione ? Dice che la Chiesa  è nemica della cultura e finanche del ridere ! Poi però gli storici del teatro ad esempio dicono che il teatro moderno è nato dalle sacre rappresentazioni medievali e la commedia moderna riprende le tradizioni del “risus paschalis” medievale con cui i preti suscitavano l’ilarità e la gioia dei fedeli nel giorno di Pasqua ! E’ innegabile che i tesori dell’arte, in ogni suo campo sono stati creati da uomini animati da grande fede capaci di innalzare imperituri monumenti alla grandezza dell’uomo e del suo creatore: cosa ci ha dato la cultura laica invece se non  la dissoluzione e la frammentazione dell’uomo moderno ? Per rimanere in Italia penso ad un Moravia capace solo di raccontare in salse diverse sempre la solita storia di coiti anonimi e di solitari dialoghi con il suo ammennicolo : eppure è stato contrabbandato come un grande della letteratura ! E qual è la grandezza di un Dario Fo, premio nobel per gli sberleffi anticlericali del suo mistero buffo ? Per non parlare della accozzaglia dei luoghi comuni contro la Chiesa che comunemente si leggono nei nostri giornali e riviste radical - chic ! Luoghi comuni frutti di ignoranza atavica e impenitente ! Serviti a volte così bene da farci cadere anche il credente ingenuo. Come le fantasie sull’inquisizione, ormai smontate dalla critica storica seria, o quelle sulle ricchezze fantasmagoriche del vaticano : la santa sede pubblica un bilancio ogni anno ma nessuno ne parla perché dovrebbe parlare di deficit, altro che ricchezze ! O quella sui preti ricchi : quando io dico quanto ricevo dai fedeli al mese poi tanti mi fanno le scuse perché devono confessare di prendere il doppio di me ! Come la mettiamo allora ? Non scrivo queste cose per ritornare alla vecchia apologetica o per riprendere temi da crociate. Scrivo ancora una volta per dire anzitutto a chi con come condivide la fede : attento a non farti imbrogliare (e smettila di leggere Repubblica senza insieme poi leggere Avvenire !) e poi per invitare chi fa professione di laicità ad un dialogo serio e costruttivo : nella verità e non a partire dai pregiudizi. Perché confesso che mi fa male parlare con persone che pur di difendere il loro modo di vedere la Chiesa sono pronti a negare anche l’evidenza dei fatti ! Viaggio spesso e a volte ho passato intere giornate sul treno a cercare di dialogare con chi invece non vuole sentire ragioni perché significherebbe mettere in crisi le proprie sicurezze. No, ormai non mi arrabbio più : mi viene solo una gran pena nel vedere il professore, il medico, l’avvocato, lo scrittore arrampicarsi sugli specchi e fare solo mostra di ignoranza ! Che pena Camilleri, che non sai dimostrare se la bolla di componenda sia mai esistita o meno e però ti diverti a liberare il venticello della calunnia :  non ti ha insegnato il nostro Orlando che la politica del sospetto prima o poi si ritorce su se stessa ? Ricordati che solo la verità libera : perché non cercarla insieme ? O ti vuoi solo cullare nella tua verità come il tuo Montalbano si gusta da solo i suoi pranzi ? Ma se sei un buongustaio sai che le pietanze gustate in compagnia di amici hanno più gusto : perché non esci dal tuo mondo e non vieni a mangiare con noi ?

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