La conformazione a Cristo nel battesimo è contemporaneamente
Ø personale
Ø comunitaria
=> Chiesa “corpo di Cristo”: cfr. San Paolo
Riconoscere Cristo in noi e vivere la vita nuova nello
Spirito significa:
Ø uscire dalla autoesaltazione orgogliosa del sé:
<<i cristiani che insistono troppo sulla santità della vita interiore
sono i meno disposti a capire qualcosa in materia religiosa>>.[1]
Ø uscire dall’individualismo anche religioso:
<<Io possiedo Cristo nel mio cuore – sostiene qualcuno – di che altro
posso aver bisogno? Ho Dio dentro di me! Perché dovrei darmi da fare per
cercarlo fuori di me? Conosco Dio: che mi importa di ciò che sta attorno a
lui?>>[2].
Ø inserirsi nella dinamica della comunione ecclesiale:
<<Chi lo chiama amico nel sacramento della comunione e possiede poi una
devozione così ristretta e meschina da non riconoscere Cristo nel corpo
mistico, là dove egli ha stabile dimora, nel luogo dal quale egli rivolge il
suo sguardo al mondo (del resto, chi è soltanto uomo pio e individualista non
sa percepire la fede come socialità, che è la vera natura del cattolicesimo)…
non potrà mai raggiungere l’intimità e la conoscenza di questo amico
ideale>>[3].
=> Per superare un’apparente contraddizione:
Cristo e con l’uomo battezzato e gli parla; eppure spesso difficilmente riesce
a distinguere se quella che intuisce sia la voce di Cristo o solo
un’isitntività diabolica. C’è solo un modo per superare questa difficoltà,
perché non c’è solo un modo della presenza di Cristo su questa terra: tanto è
nella intimità del singolo, quanto nella voce del suo corpo mistico che è la
chiesa.[4]
Ø l’uomo
non può trovare la pienezza dell’amicizia con Cristo solo nella propria
intimità
Ø soggettività
personale e oggettività della rivelazione di Cristo debbono stare insieme: è
l’esperienza del cattolicesimo (diversamente dal soggettivismo protestante)
=> La Chiesa è Cristo stesso
Ø bisogna entrare in amicizia con la Chiesa con umiltà,
semplicità, ubbidienza: <<Non esiste sapienza maggiore di quella
che pensa in sintonia con il corpo di Cristo>>.[5]
=> Incontrare Cristo nella membra della Chiesa
Ø Incontrare
Cristo nel sacerdote. Il sacerdote,
un uomo come gli altri ma che rende presente ciò che annuncia tramite i
sacramenti: <<Cristo è presente nel sacerdote come non lo è
neppure nel più grande dei santi, come non lo è neppure nell’angelo più vicino
a Dio>>.[6]
Ø Incontrare
Cristo nel santo. I santi sono il
riflesso della santità di Cristo. Separare Maria e i santi da Cristo: una
comprensione errata dell’amicizia con Cristo nel suo corpo mistico!
Ø Incontrare
Cristo nella membra del corpo mistico. La
comunità e la comunione ecclesiale “pneumatica” e non “psichica”[7]:
unità, pluralismo, complementarietà.
Ø Incontrare
Cristo nella vita della comunità:
ascolto della Parola, Eucaristia, preghiera, vita fraterna, condivisione.
[1]
BENSON, L’amicizia di Cristo, p. 61.
[2]
BENSON, L’amicizia di Cristo, p. 60.
[3]
BENSON, L’amicizia di Cristo, p. 18.
[4]
BENSON, L’amicizia di Cristo, p. 63.
[5]
BENSON, L’amicizia di Cristo, p. 67.
[6]
BENSON, L’amicizia di Cristo, p. 74.
[7]
cfr. BONHOEFFER D., La vita comune.
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