mercoledì 26 dicembre 2012

BESTIE E BESTIALITA'

Per caso prima di Natale mi trovavo davanti al televisore. In uno dei talk show c'è l'intervista ad un prete (a me sconosciuto) che fra l'altro sponsorizza un suo libro. Il giornalista gli chiede lumi sul fatto che il papa nel suo ultimo libro parla dell'assenza del bue e dell'asino nei vangeli della nascita.
Il prete gioca a fare il dotto ma è evidente il suo imbarazzo perché mostra di non aver letto il libro del Papa e quindi sconosce  la spiegazione del papa a partire dalla profezia sull'asino e il bue che conoscono il loro padrone a differenza di Israele che non riconosce il suo creatore... Ma se anche non ci fosse stato il libro del papa questa interpretazione è così antica ed evidente che la presenza di bue ed asino la troviamo già nelle raffigurazioni della nascita dei primi secoli, per cui quel prete avrebbe dovuto conoscerla!
E invece? Che sento dire? Che sì, è vero, nei vangeli non c'è traccia di bue ed asino e nessuno prima ne ha parlato o li ha raffigurati: è stata una invenzione di San Francesco che non solo ha inventato il presepe (sic! ancora con queste leggende metropolitane) ma dovendolo ambientare in un stalla (sentite sentite) per creare l'atmosfera da stalla (ri-sic!) ha creduto bene metterci il bue e l'asino!
Vi evito le altre baggianate.
E poi ci meravigliamo che la gente non viene in chiesa: se quel prete predica come parla nelle interviste...
Mi chiedo se non sia il caso di allargare lo spazio nella stalla per metterci un'altra bestia da presepe...

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